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Prova a giustificare l’immagine in copertina.
“La mia nonna e sua sorella alla finestra della loro casa”? Non ci sono le persone, non c’è il luogo, c’è una immagine che non c’entra con la parziale o mancante memoria.
“Immagine per scopo illustrativo”? Ma cosa state illustrando? L’incapacità di qualcuno di Immaginarsi quello sentito in un racconto? Non è questo, perché la gente è capace di immaginare, tenendo in mente cosa è giusto e cosa improvvisato. Questa immagine non ha niente di questo.
Invece? Come si chiama quello che fanno. Sicuramente non è peer reviewed science. Probabilmente fanno solamente pubblicità?
Sono completamente d’accordo. Questo comportamento di MIT Technology Review assolutamente non centra con giornalismo. È pubblicità senza alcun pensiero critico e senza nessuna preoccupazione di una “memoria” (preferiamo dire “ricordi,” come da “ricordare”?) che non è mai esistita.
La mia impressione è che va bene solo nei casi che sono talmente semplici, che dopo riesca facilmente a verificare che non ci siano errori.
Nel mio caso non trovo tanti occasioni di fare qualcosa che è più veloce rileggere e potenzialmente correggere, piuttosto che farlo da capo.
Dall’altra parte, a volte se becco un errore, invece che correggere, chiedo di nuovo e sputa una cosa abbastanza diversa.
Ma qualcuno di voi è riuscito a trovare un’applicazione utile? Sarei curioso a vedere come si comporta, perché chatgpt-4 fa proprio schifo
Se così, avrebbe molto più senso. Grazie della spiegazione