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@cgbencini la scuola va ripensata e aiutata, sono d’accordo. Il problema è che sarebbe utile stabilire “da chi” dovrebbe essere ripensata e “da chi” dovrebbe essere aiutata, perché è evidente che a seconda di chi va a occupare quel complemento di agente, metodi, finalità ed esiti potranno essere molto diversi…
@ailiphilia l’articolo segnalato da @Shamar parla di IA e spiega molto nel dettaglio quali sono i problemi dell’attuale impatto dell’IA nel mondo della scuola.
Quanto all’articolo che hai citato sui cellulari in classe, sono d’accordo che riguardi una questione simile, ma credo anche che tenda ad affrontarla in modo scorretto.
Al di là delle generalizzazioni (sbagliate ma spesso schierate dai “miglioristi” come un esercito di uomini di paglia) di chi vorrebbe dare tutta la colpa agli smartphone, è indiscutibile che questi costituiscano un problema che comporta distrazione e in particolare una diminuzione della soglia dell’attenzione. Altrettanto indiscutibile è che i professori se ne freghino generalmente.
Infatti, se da una parte non prevedono mai momenti di utilizzo proficuo e ragionato di questi strumenti (avocando dalla finalità del loro ruolo), dall’altra incentivano i ragazzi a utilizzarli (dall’ “andatevi a vedere questo argomento su google” al semplice “i compiti li trovate sul registro elettronico”).
Considerando quanto gli smartphone siano magnetici per l’attenzione dei ragazzi, sarebbe come se un insegnante di quarant’anni fa avesse consigliato ai propri studenti “ho lasciato i materiali delle lezioni in sala TV mentre trasmettono la partita della vostra squadra del cuore”…
Questo è il livello… Allora mi chiedo se vogliamo ancora parlare di potenzialità della didattica integrata o se non sarebbe il caso di affrontare la squallida realtà?
@SinistraLibertaria @CrimethInc
> Ma i vantaggi di Twitter superano i difetti.
Non più . Oggi l’unico vantaggio che ha Twitter rispetto alle altre piattaforme è la funzione di ricerca che funziona sempre meno bene ma malgrado tutto funziona meglio di quella di altri social centralizzati e che call center di accedere alle notizie istantanee prodotte da tutti i suoi utenti.
Per il resto, tutte le scorie razziste e suprematiste che si trovano là dentro le rendono un posto inospitale è pericoloso perché normalizza ciò che è pessimo e antisociale
@SinistraLibertaria @CrimethInc
> essere ricattato dalla associazione ebrea
Ovviamente le rivendicazioni che si possono basare su una negoziazione vengono sempre definite ricatti
> Twitter non cancellerebbe account segnalati dalla potente e ricca associazione ebrea
E chissà perché sono stati segnalati… Basta farsi un giro su Xhitter per vedere quanto suprematismo di matrice antisemita viene ora tollerato.
Una precisazione importante: la ADL non è potente solo in quanto ricca, ma lo è in quanto rappresenta, con i suoi membri sopravvissuti alla shoah (sempre meno, per ovvie ragioni anagrafiche), una sorta di katechon al suprematismo di stampo antisemita.
La nostra generazione, abituata a queste associazioni, si è spesso concentrata sui dettagli che sono la parte più fastidiosa di queste associazioni: la loro abbondante retorica, il vittimismo usato come strumento di lotta e spesso anche l’odioso ultrasionismo cieco e fin troppo tollerato di alcuni loro esponenti.
Eppure spesso non comprendiamo quanto sia pericoloso se il loro “potere” viene meno con la morte dei loro protagonisti più anziani, quelli che hanno vissuto la shoah; e quanto questo sia l’indebolimento della poca luce rimasta a contrastare le tenebre del razzismo suprematista…
Questa sarà probabilmente l’ultima battaglia della ADL combattuta sul campo dai superstiti della shoah e solo se il loro antagonista verrà stracciato, allora avremmo ancora tempo per consolidare le difese contro l’antisemitismo e il razzismo
@cm0002 @misk github.com/LiveFastEatTrashRac…